BREVE CENNO SULLA TECNICA RECENTE
Non ho seguito studi artistici o accademici, sono laureato in Economia e Commercio, pertanto la tecnica che adotto è il frutto della mia personale e continua ricerca.
In questo periodo mi sono soffermato su una tecnica che eseguo riciclando la carta, prevalentemente da ufficio (fatture, bilanci, ricevute, scontrini, F24, buste paga, bollette, business plan, ecc.) carta che anziché mandarla al macero, la sminuzzo e la utilizzo per i miei lavori.
Con tale tecnica la figura prende forma distanziandosi: più ci si allontana dal quadro, meglio si distingue la figura. E’ come se questa tecnica rimandasse alla condizione del "presbite" per essere apprezzata.
Vista da vicino, invece, vi è la possibilità di divertirsi a ricercare la parola più particolare scritta in ciascun pezzettino di carta: è possibile leggere parole come "cliente", "amministrazione", "scaduto", "bolletta", "pagamenti", ecc. insomma vista da vicino questa tecnica consente di fare un tuffo nella vita quotidiana.
Durante la quarantena obbligatoria causa COVID-19, avendo terminato tutte le scorte da riciclare di carta nel formato A4, ho iniziato a sminuzzare tutta la carta presente in casa, ormai considerata “rifiuto”. Così gli ultimi lavori presentano una maggiore consistenza e matericità dovuta alla presenza di carta meno delicata del semplice foglio A4. La carta da imballaggio presente nei prodotti acquistati e consumati nella vita quotidiana, si ripresenta sotta altra forma, evitando la discarica: contenitori della pasta, della farina, delle scatolette di tonno, del dentifricio (anche se leggermente plastificate, vanno bene ugualmente), dei farmaci, dei gelati, dei volantini pubblicitari, ecc.